VIAGGIO STUDIO A BRUXELLES PER GLI STUDENTI DEL LICEO STELLINI DI UDINE
Anche quest’anno al liceo Stellini si è tenuto il corso di Educazione alla Cittadinanza Europea, curato dal prof. Angelo Viscovich.
Il progetto si è concluso con un viaggio d’istruzione a Bruxelles, dove, secondo programma, abbiamo visitato la sede del’Ufficio di Collegamento della regione Friuli Venezia Giulia, incontrato i funzionari di Europea e ci siamo recati al Comitato Europeo delle Regioni.
Appena arrivati abbiamo potuto sperimentare l’accoglienza dell’Ufficio di Collegamento, situato nel quartiere delle istituzioni europee.
Qui il dott. Perini ci ha illustrato il ruolo e le funzioni dell’ufficio.
Questo si occupa di coordinare i rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Commissione Europea, facendo presenti le istanze della nostra regione in modo tempestivo e superando gli ostacoli della distanza geografica. Il dott. Perini infatti ci ha spiegato che, pur esistendo tecnologie e mezzi di comunicazione efficienti e rapidi, vi è sempre la necessità di un contatto diretto e di un ufficio affinché si raggiungano al meglio gli obbiettivi che ci si prefigge. I funzionari regionali a Bruxelles quindi sono impegnati in un’attività di lobbing, termine a cui spesso si conferisce una connotazione negativa, precisando invece che si tratta solo di una puntuale affermazione degli interessi del Friuli Venezia Giulia. Inoltre l’Ufficio offre l’opportunità di stage post-laurea e ha spazi adeguati ad ospitare le rappresentanze del Länder della Carinzia e delle contee dell’Istria e di Sarajevo.
Nel pomeriggio, dopo una rapida visita agli esterni del Parlamento Europeo e all’info point del palazzo, l’itinerario ci ha portati alla sede di Europeaid, direzione generale della Commissione Europea che si occupa di cooperazione allo sviluppo.
Siamo stati ricevuti dal dott. Giulio Groppi, che ci ha introdotto ai compiti dell’ufficio, mentre il secondo relatore, l’ingegnere Bryan Fornari, ci ha esposto le sue esperienze su scenari esteri come la Repubblica Democratica del Congo e il Nepal.
Nel dibattito seguito alla breve conferenza sono state chiarite le modalità di distribuzione ed utilizzo dei fondi; Europeaid privilegia la collaborazione con i governi per attuare una responsabilizzazione e una partecipazione attiva di questi nei programmi di sviluppo. Nei contesti in cui questo risulta impossibile per motivi di instabilità politica, la direzione generale fa affidamento sulla collaborazione con organizzazioni non governative. I programmi di cui Europeaid si occupa riguardano interventi a lungo temine per il miglioramento delle condizioni dei paesi sottosviluppati, mentre gli interventi a breve termine in situazioni di emergenza sono coordinati da un altro ufficio.
Il giorno successivo ci è stata illustrata la funzione e l’attività del Comitato delle Regioni in una sala conferenze del Palazzo del Comitato Economico e Sociale Europeo.
La dott.ssa Anna Comi ci ha spiegato come il Comitato abbia per ora una funzione puramente consultiva per la Commissione Europea, nell’elaborazione delle proposte di legge riguardanti materie che hanno un impatto su gli enti regionali e locali. Gli ultimi trattati si sono preoccupati di aumentare l’importanza del Comitato. Ogni Stato invia una propria delegazione al Comitato, proporzionale alle proprie unità amministrative. L’Italia è presente con 24 membri, il Friuli Venezia Giulia con 3 (Gottardo, Cosolini e Iacop). Il Comitato ha un’importante funzione nella difesa del principio di sussidiarietà. Nel corso del dibattito è emersa la bipolarità del Comitato dovuta da una parte all’appartenenza politica dei membri, dall’altra dalla provenienza geografica. I lavori del Comitato procedono su un doppio binario: preliminarmente alle decisioni si tengono summit delle delegazioni nazionali e parallelamente dei gruppi politici presenti (PPE, PSE e ALDE). La dott.ssa ci ha spiegato come in definitiva sia il criterio geografico a prevalere nelle scelte.
Il confronto con la dott.ssa Comi ha toccato anche il tema dell’Euroregione, particolarmente sentito dai cittadini della nostra Regione. È stato esposto come sia impossibile secondo il regolamento attuale una rappresentanza unitaria della nascente Euroregione e di quelle già esistenti in seno al Comitato. Anche il dott. Perini ci ha ricordato il ruolo centrale che potrebbe assumere in futuro un’Euroregione del nord-adriatico, sottolineando l’importanza della cooperazione con Stati vicini e con interessi economici comuni.
Questa visita ci ha offerto l’opportunità di avvicinarci e toccare con mano una realtà come l’Unione Europea che spesso vediamo distante e inconsistente e ci ha dimostrato come la strada da seguire sia quella di un’Europa delle Regioni.