STRATEGIA DI LISBONA: APPROVATO PIANO NAZIONALE

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il Programma Nazionale di Riforma (PNR) 2008-2010 per l’attuazione della Strategia di Lisbona. Il PNR raccoglie in modo organico e secondo le priorità di politica economica le azioni del Governo per raggiungere gli obiettivi del secondo ciclo triennale della strategia definiti dal Consiglio europeo del 13 e 14 marzo scorsi.
Nel Programma sono mantenute sostanzialmente invariate le priorità nazionali che già il Governo Berlusconi aveva approvato nel 2005, quando venne presentato il primo PNR, mentre sono presenti alcune discontinuità negli strumenti utilizzati, specie nel settore delle politiche del lavoro.
Il documento individua sette priorità nazionali:
– stabilità delle finanze pubbliche;
– ampliamento dell’area di libera scelta dei cittadini e delle imprese;
– incentivazione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica;
– adeguamento delle infrastrutture materiali e immateriali;
– tutela ambientale;
– rafforzamento dell’istruzione e della formazione del capitale umano;
– politiche del lavoro
Il PNR conferma gli obiettivi di finanza pubblica concordati, che prevedono il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2011. Il processo di liberalizzazione e semplificazione rappresenta una delle principali priorità del Programma e sono tre i più importanti settori di intervento nei quali si articola la strategia di Lisbona per l’Italia: i servizi privati, il settore dell’energia e i servizi pubblici locali.
Il Programma, inoltre, mantiene fermo l’impegno ad adottare politiche che stimolino la ricerca e l’innovazione, fattori determinanti dello sviluppo di lungo termine, al fine di colmare il divario che ancora ci tiene lontani dal 2,5% di spesa in ricerca sul PIL che rappresenta l’obiettivo europeo.
Per il ministro Andrea Ronchi “l’Italia ha ancora bisogno di compiere sforzi significativi per migliorare la propria posizione competitiva: il Programma Nazionale di riforma è un passaggio importante anche dal punto di vista della comunicazione, perché testimonia l’impegno del Governo ad attuare le riforme che saranno necessarie”.
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Fonte: www.europaregioni.it