NO TAGLI AL BILANCIO UE: IL MONITO DEL CDR

Un severo monito contro la tendenza ai tagli al bilancio dell’UE dal Comitato delle Regioni, che ha anche ribadito il proprio impegno per garantire che la politica di coesione fornisca i risultati attesi ai fini degli obiettivi della crescita sostenibile e dell’occupazione. Il Presidente del Comitato delle regioni, Ramón Luis Valcárcel, ha richiamato l’attenzione sull’impatto potenzialmente negativo sulla politica di coesione  causato dagli stanziamenti progressivamente ridimensionati per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020 dallo scorso mese di luglio. “Se questa tendenza continua, la strategia europea per la crescita e l’occupazione rischia di essere seriamente compromessa e l’indebolimento delle principali misure di stimolo per la crescita potrebbero rendere inutili gli sforzi per il consolidamento finanziario, danneggiando al tempo stesso la ripresa economica”. Mercedes Bresso, Primo Vice-Presidente del CdR e relatrice sul  QFP ha sottolineato questo punto osservando la necessità che  l’impegno assunto nel mese di giugno con l’adozione del Patto per la crescita sia costantemente rispecchiato nel quadro finanziario pluriennale e  che il ruolo cruciale della politica di coesione sia debitamente riconosciuta con finanziamenti adeguati.

In considerazione della fase delicata dei negoziati in corso sul Quadro finanziario pluriennale  il Comitato delle regioni ha ribadito alcuni  punti chiave:
– La politica di coesione non può diventare uno strumento sanzionatorio legato alla condizionalità macroeconomica. Il patto di stabilità e la politica di coesione perseguono obiettivi diversi. Gli enti locali e regionali non dovrebbero essere penalizzati per errori commessi dagli altri soggetti.
– La politica di coesione ha bisogno di essere maggiormente centrata sul  territorio e di una adeguata flessibilità, attraverso una maggiore attenzione dedicata alla dimensione urbana e rurale.
– Il Comitato sostiene le proposte principali della Commissione come gli accordi di partenariato, il codice di condotta ed il  collegamento con gli obiettivi della strategia Europa 2020. Il principio di partenariato deve essere attuato attraverso il coinvolgimento diretto degli enti locali e regionali, nel rispetto della legislazione nazionale.
–  Il CdR propone la creazione di una “riserva di flessibilità” dal disimpegno automatico delle risorse da utilizzare per il finanziamento di iniziative sperimentali in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

 

Fonte: www.aiccre.it