PARI OPPORTUNITA’: ITALIA ARRETRATA
La denuncia del sottosegretario Donatella Linguiti: sulle pari opportunità Italia arretrata. Rosa Rinaldi ha presentato il progetto del Ministero del lavoro ’’Bollino Rosa’’.
“Ci ritroviamo dopo 25 anni a Pisa per continuare un discorso iniziato proprio da qui da Fausta Giani Cecchini”: così Anders Knape, Primo vice presidente del CCRE, ha aperto la Conferenza europea “Azioni locali per la parità”, organizzato dal CCRE il 20 e 21 febbraio nella città toscana. “Una conferenza importante per capire quanta strada è stata fatta in questi 25 anni e quanto ancora c’è da fare per realizzare una effettiva parità tra uomini e donne”. Per Bianca Storchi, Sindaco di Pisa facente funzioni, “l’uguaglianza di genere è un diritto imprescindibile e rappresenta un valore determinante per la democrazia: gli enti locali e regionali, nel quadro del principio di sussidiarietà, sono il laboratorio adatto per far crescere le pari opportunità, essendo essi quelli più prossimi ai cittadini”. Andrea Pieroni, Presidente della Provincia di Pisa, dopo un lungo ed appassionato ricordo dell’impegno politico di Fausta Giani Cecchini (“che con la sua azione per le pari opportunità ha contribuito a far crescere la democrazia nel nostro Paese”), ha reso noto che la Provincia di Pisa ed i suoi 39 comuni hanno approvato il piano di attivazione dei principi contenuti nella “Carta per l’uguaglianza” del CCRE. Approvazione che nasce anche dall’esigenza di coniugare l’integrazione europea con un percorso parallelo di pari opportunità”.
“E’ tempo, soprattutto in Italia, di passare dalle dichiarazioni formali ad una vera e sostanziale parità di genere”. Così ha esordito Donatella Linguiti, Sottosegretario di Stato al Ministero per le pari opportunità. “In Italia -ha proseguito Linguiti- le leggi sulla parità ci sono, ma per la maggior parte restano solo sulla carta: nel nostro Paese esiste infatti ancora un grande scarto tra uomini e donne per quanto riguarda la retribuzione, il fare impresa e, più in generale, nelle carriere. Si pensi che in Italia l’accesso delle donne in magistratura è consentito solo dalla metà degli anni Sessanta”. Tantissime donne della società civile chiedono a gran voce al nostro Paese un cambiamento culturale che “non è soltanto politico”, ma che riguarda il concetto stesso di democrazia che, senza il coinvolgimento pieno delle donne, “rischia di essere incompiuta”. Le elezioni nazionali del 13 aprile in questo senso saranno un banco di prova decisivo: “mi auguro che tutti i partiti raccolgano questa forte esigenza e che il prossimo parlamento sia formato da un numero rappresentativo di donne”, ha concluso il sottosegretario.
Rosa Rinaldi, sottosegretario al lavoro e vicepresidente dell’AICCRE, nella lettera di saluto alle convegniste ha reso noto che “Il tema delle pari opportunità è stato al centro delle mia attività al Ministero del Lavoro tant’è che per il 2007 – che come sapete è stato l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti – come Ministero abbiamo promosso un progetto contro le discriminazioni di genere in ambito lavorativo.
A tale progetto, ha proseguito la Rinaldi, abbiamo dato il nome di “Bollino Rosa SONO, Stesse Opportunità Nuove Opportunità” e abbiamo già cominciato a renderlo operativo, con la partecipazione degli Enti locali, delle parti sociali e dei gruppi di interesse. Il progetto andrà pienamente a regime durante il 2008 ed è focalizzato su tre principali assi.
Il primo riguarda il contrasto alle discriminazioni retributive, che colpisce soprattutto le donne, determinando una ingiustificabile differenza nei salari percepiti da queste ultime rispetto a quelli dei loro colleghi maschi.
Il secondo asse è dedicato alla stabilizzazione delle donne nel mercato del lavoro e prevede un passaggio da forme di lavoro precario a impieghi a tempo indeterminato. Il problema del precariato è diventato, in questi ultimi anni, uno dei principali nodi da sciogliere per realizzare il rilancio del nostro Paese in un contesto competitivo europeo e internazionale.
Infine, il terzo asse di attività è quello delle politiche di conciliazione, tramite le quali si può garantire un adeguato accesso al mercato del lavoro anche a coloro che sono impegnati nel lavoro di cura.
Sono convinta, ha proseguito il sottosegretario, che l’importanza dell’autonomia e della libertà delle donne, la valorizzazione delle competenze, il riconoscimento del merito e dei tanti talenti femminili siano la chiave per una reale pratica di pari opportunità tra i generi, specie se teniamo conto che ci sono ancora diversi settori di attività che hanno visto, quasi esclusivamente, la presenza maschile, creando, nei fatti, luoghi di privilegio nonostante le leggi vigenti.
Siamo un Paese, ha ricordardato Rosa Rinaldi, in cui il tasso di occupazione femminile è il più basso d’ Europa, eccezion fatta per la piccola isola di Malta, anche se le generazioni più giovani di donne corrono come treni in termini di capacità, di formazione, di esiti scolastici ed universitari.
Si è determinato per questa via un vero e proprio paradosso nel nostro mercato del lavoro, infatti, oggi, le giovani donne più studiano, più si qualificano e più sono a rischio di discriminazione nelle assunzioni e nei salari”.
Il sottosegretario al lavoro ha espresso infine il suo apprezzamento per la “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale e regionale”.