GEMELLAGGI STRUMENTO DI PACE PER RAFFORZARE L’INTEGRAZIONE DELL’UE E IL RUOLO DELL’EUROPA NEL MONDO. DAL CONVEGNO REGIONALE DELL’AICCRE A COLLOREDO UN FORTE APPELLO PER GUARDARE ANCHE OLTRE IL MEDITERRANEO.
“Investire nei gemellaggi quale strumento politico fondamentale per costruire un clima di pace, dialogo e collaborazione tra le genti di Paesi diversi, non solo appartenenti agli Stati europei ed a quelli “in via di adesione”, ma anche alle comunità locali della “ex Iugoslavia”, come la Croazia, la Bosnia, la Serbia ed il Montenegro” che ancora non beneficiano dei finanziamenti comunitari per i gemellaggi”.
E’ stato questo il messaggio principale dell’ avv. Gianfranco Martini, responsabile politico dei gemellaggi e rappresentante del Consiglio d’Europa, in occasione del convegno regionale “I Gemellaggi del Friuli Venezia Giulia nel quadro dell’allargamento dell’Unione Europea”, promosso dall’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa – AICCRE –Federazione reg. del Friuli Venezia Giulia e dalla Regione Autonoma FVG, Direzione regionale degli Affari Europei, in collaborazione con il Comune di Colloredo di M.A. e la Comunità Collinare del Friuli.
“La Regione Friuli Venezia Giulia è l’unica che si è dotata per tempo di una specifica legge, la L.R. 6/1989 – “Legge Europa”, che dispone di circa 800 milioni di lire, che dallo scorso anno, tramite la Direzione degli Affari Europei – Servizio per la promozione dell’integrazione europea- ha inteso affrontare in modo nuovo tali problemi, insieme all’adeguatezza degli strumenti normativi e finanziari di supporto.
Un positivo traino anche per i programmi comunitari, dato che in nessun’ altra regione sono state realizzate in maniera coordinata tante iniziative come in Friuli V.G.“. Ha illustrato il direttore del Servizio, Eugenio Ambrosi, che ha tra l’altro evidenziato il forte impegno dello stesso assessore agli Affari Europei, Alessandra Guerra, sintetizzabile in uno slogan “Dopo aver portato il Friuli Venezia Giulia in Europa ora portiamo l’Europa nel Friuli Venezia Giulia” e con l’individuazione di due filoni prioritari di intervento: euroinformafione ed euroformazione la cui documentazione è disponibile presso il sito della Regione. “Sono molti i Comuni che in regione hanno attivato, o stanno per attivare, rapporti di gemellaggio e collaborazione che coinvolgono complessivamente ben quattro quinti della popolazione – ha dichiarato il segretario regionale dell’AICCRE, Lodovico Nevio Puntin, citando i dati raccolti dalla stessa associazione anche per conto della Regione. ”Emerge che una quarantina di Comuni si sono invece dichiarati poco interessati, i motivi principali sembrano di carattere economico, anche in considerazione della prevalenza di Comuni piccoli ( circa il 90% inferiori ai 5000 abitanti )” da cui la proposta del segretario dell’AICCRE di individuare forme associative di gemellaggi tra più Comuni. Tra le novità positive la tempestività della pubblicazione del regolamento sul BUR che, diversamente dagli anni passati, consente già nel mese di ottobre ai Comuni di conoscere con certezza le procedure attivabili. Dopo gli interventi dell’on. Renzo Pascolat, vicepresidente dell’AICCRE FVG, del vicesindaco di Udine, Sergio Tavoschi e del consigliere nazionale dell’AICCRE, Pierino Donada e di numerosi rappresentanti del mondo della scuola, i lavori della mattinata sono stati chiusi dal dottor Ambrosi e dall’avv. Gianfranco Martini che ha, tra l’altro, posto in risalto l’alto valore politico dei gemellaggi per coinvolgere i cittadini e renderli protagonisti del processo di integrazione europea “tanto più importante oggi che, alla luce delle ripercussioni internazionali dei tragici fatti dell’11 settembre, rischia di perdere il suo ruolo politico, sociale ed economico negli scenari mondiali”. Un’ integrazione che deve porsi anche l’obiettivo della ricostruzione morale e psicologica, oltre che materiale, nei Paesi della ex Iugoslavia dove a tal fine stanno sorgendo le “Agenzie della democrazia locale”, associazione presieduta dallo stesso avv. Martini che ne ha riferito nella interessante tavola rotonda del pomeriggio su
“ Ruolo del Friuli Venezia Giulia nella prospettiva dell’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa dell’Est e della situazione balcanica“, coordinata dal dottor Ambrosi. Nei loro interventi il prof. Marco Antonisich dell’Università degli Studi di Trieste, il sindaco di Nuova Gorica, Certomir Spazzapan, la vicesindaco di Fiume (Croazia), Vesna Lukanovic e la prof.ssa Ivana Burdjelez ICCU di Dubrovnik, Univ. di Zagabria, hanno confermato il notevole interesse dei Comuni di Slovenia e Croazia a venir considerati partner e amici delle comunità locali del Friuli V.G. per definire insieme concreti percorsi di reciproca conoscenza e progetti di collaborazione che dovranno procedere di pari passo ai fondamentali collegamenti infrastruttuali. Tra gli esempi già esistenti la collaborazione tra i porti dell’Alto Adriatico ed il volo Ronchi- Dubronvik.